Nell'Ue è entrata in vigore ieri la nuova legislazione europea sui servizi digitali (DSA), ossia un insieme di norme per creare un ambiente online sicuro e responsabile limitando gli strapoteri delle 'Big Tech'.
La nuova legislazione sarà applicata a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in relazione con beni, servizi o contenuti.
Creerà nuovi obblighi globali per le piattaforme online per ridurre i danni e combattere i rischi, protezione dei diritti degli utenti online e collocherà le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità.
Le nuove norme, segnala l'esecutivo Ue in una nota, offriranno agli utenti nuove tutele e alle imprese una certezza giuridica sul mercato unico.
La Commissione avrà ora anche il potere di controllare direttamente le grandi piattaforme online o i motori di ricerca con oltre 45 milioni di utenti, che avranno ulteriori obblighi e valutazioni annuali sui rischi legati ai loro servizi.
L'esecutivo Ue sta istituendo un Centro europeo per la trasparenza algoritmica, per sostenere il suo ruolo di sorveglianza grazie a conoscenze multidisciplinari interne ed esterne.
Dall'entrata in vigore, le piattaforme online avranno 3 mesi per segnalare il numero di utenti finali attivi (17 febbraio 2023) sui loro siti web.
La Commissione quindi valuterà se siano da designare come grande piattaforma online o motore di ricerca e da quel momento l'entità in questione avrà 4 mesi di tempo per conformarsi agli obblighi previsti dal DSA, inclusa la realizzazione e la fornitura alla Commissione del primo esercizio annuale di valutazione del rischio.