La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stabilito che il lupo non può essere designato come specie cacciabile a livello regionale quando il suo stato di conservazione nazionale è insoddisfacente: la decisione risponde a una disputa legale sulla caccia al lupo nella Comunità autonoma di Castiglia e León, in Spagna, dove il governo regionale aveva autorizzato la caccia di 339 lupi per le stagioni 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022.
In Spagna, le popolazioni di lupi iberici sono protette in modi diversi: a sud del fiume Duero godono di una tutela rigorosa, mentre a nord sono sottoposte a misure di gestione più flessibili. Tuttavia, una relazione inviata alla Commissione Europea nel 2019 ha indicato che il lupo si trovava in uno stato di conservazione "insoddisfacente-inadeguato" in tutto il paese, quindi secondo la Corte, le misure di gestione, incluse quelle sulla caccia, devono mirare a mantenere o ripristinare uno stato di conservazione soddisfacente. Infatti, le norme possono prevedere la limitazione o addirittura il divieto della caccia, specialmente quando esistono incertezze riguardo ai rischi per la specie.
L'Associazione per la conservazione e lo studio del lupo iberico (ASCEL) aveva contestato il piano di caccia regionale, portando il caso dinanzi alla Corte superiore di giustizia di Castiglia e León. Il giudice spagnolo ha chiesto chiarimenti alla Corte di Giustizia dell'UE, che ha confermato l'incompatibilità della legge regionale con la direttiva "Habitat". La Corte ha inoltre sottolineato che le autorità devono basare le loro decisioni sui dati scientifici più recenti e sulla sorveglianza dello stato di conservazione, adottando tutte le misure necessarie per migliorare la situazione della specie, anche attraverso restrizioni o divieti sulla caccia, in linea con il principio di precauzione.
Fonte: Corte di Giustizia dell'Unione Europea - comunicato stampa 118/24
per saperne di più: Direttiva "Habitat"