È diventata una vera e propria mania, un’allegra e gioiosa installazione artistica che da qualcha anno a questa parte sta contagiando centinaia di città in tutta Europa e non solo.
Stiamo parlando dei coloratissimi ombrelli appesi nelle vie di grandi e piccoli comuni in giro per il mondo: dai colori accesi e sgargianti, i simpaticissimi ombrelli colorano (e rinfrescano) le vie del centro, dando una sensazione di vivacità e curiosità ai passanti meravigliati.
Questa mania degli ombrelli si è sviluppata pian piano in diversi comuni di Paesi europei, ma in questo periodo stiamo assistendo ad una vera e propria “invasione colorata”: tantissime città italiane, per esempio – tra cui anche la città di Vercelli – hanno adottato questa bella iniziativa, dando un po’ di colore alle giornate dei loro abitanti.
Ma da dove e da cosa nasce questa moda?
L’originale città degli ombrelli si trova in Portogallo, e no, non si tratta né della romantica Lisbona né della bella Porto, ma della cittadina di Águeda, con meno di 48 mila anime, che nel 2012 ha dato vita a quella che sarebbe diventata una vera e propria mania.
L’iniziativa era nata per promuovere il festival di arte e cultura che ha luogo ogni anno nella città di Águeda nel mese di luglio – l’AgitÁgueda Art Festival, un incontro con l’arte i cui protagonisti assoluti sono i colori accesi. Tra le diverse attività del festival, infatti, grande importanza è riservata ai bei murales che decorano la cittadina portoghese e il Body Painting, ovvero la pittura diretta sulla pelle.
Quest’anno, l’AgitÁgueda Art Festival avrà inizio il 6 luglio e terminerà il 28 luglio, ma gli ombrelli appesi in giro per il mondo rimarranno appesi chissà per quanto tempo.
Oltre all’Italia e al Portogallo, sono numerosissime le città e i Paesi che hanno adottato questa bella iniziativa: dall’inglese Londra alla francese Parigi, dalla greca Salonicco alla bulgara Sofia, alla polacca Łódź.
Un destino simile a quello della Tour Eiffel di Parigi: a quanto pare, infatti, l’iniziativa degli ombrelli colorati era nata per promuovere il festival d’arte e, con esso, sarebbe terminata, così come sarebbe dovuta andare per l’installazione della più famosa torre in ferro del mondo, progettata e costruita in occasione dell’Expo di Parigi del 1889. Sembra invece che tale installazione sia stata apprezzata a tal punto da essere ora un simbolo della città portoghese, copiato e apprezzato anche all’estero.
Non sappiamo, quindi, per quanto tempo ancora gli ombrelli colorati decoreranno le nostre strade.
Quel che sappiamo è che sia in Portogallo che negli altri Paesi, gli ombrelli ora non sono più associati solo alla pioggia, ma anche ai colori, alla luce, all’arte.