Il vaccino anti COVID-19 elaborato da Moderna è stato da poco autorizzato dalla Commissione europea, attraverso l'immissione in commercio condizionata. L'autorizzazione, avallata dagli Stati membri, è la conseguenza di una raccomandazione scientifica positiva basata su una valutazione approfondita della sicurezza, dell'efficacia e della qualità del vaccino in questione condotta dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Stiamo fornendo agli europei più vaccini contro la COVID-19. Con il vaccino Moderna, il secondo ora autorizzato nell'UE, avremo 160 milioni di dosi in più. E ne arriveranno altri: l'Europa si è assicurata fino a 2 miliardi di dosi di potenziali vaccini contro la COVID-19. Disporremo di vaccini sicuri ed efficaci in quantità più che sufficiente per proteggere tutti gli europei."
La Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ha sostenuto: "Questa impresa ci vede tutti coinvolti e tutti uniti. È per questo che abbiamo negoziato il più ampio portafoglio di vaccini al mondo per tutti gli Stati membri. Autorizziamo oggi un secondo vaccino sicuro ed efficace prodotto da Moderna che, insieme al vaccino BioNTech-Pfizer, garantirà una più celere distribuzione di 460 milioni di dosi nell'UE. E ne arriveranno altre. Gli Stati membri devono garantire che le vaccinazioni procedano a un ritmo altrettanto rapido. I nostri sforzi non cesseranno finché i vaccini non saranno disponibili per tutti nell'UE."
Già il 30 novembre 2020 Moderna aveva richiesto l’autorizzazione all'immissione in commercio all'EMA, che in novembre aveva già avviato una valutazione progressiva dei dati. Con questo metodo di valutazione progressiva, l'EMA ha analizzato la qualità, la sicurezza e l'efficacia del vaccino. Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA ha esaminato con estrema attenzione i dati e ha acconsentito con raccomandazione il rilascio di un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata formale. Tale autorizzazione è uno dei meccanismi di regolamentazione dell'UE volti alla facilitazione dell'accesso tempestivo di medicinali che rispondono a un'esigenza medica non soddisfatta, anche e soprattutto in situazioni di emergenza come la pandemia in cui ci troviamo ancora a vivere.
Per quanto riguarda le prossime tappe, l’azienda farmaceutica Moderna, con cui la Commissione ha stipulato un contratto il 25 novembre, fornirà un totale di 160 milioni di dosi, tra il primo e il terzo trimestre del 2021, che si andranno ad aggiungere alle 300 milioni di dosi del vaccino distribuito da BioNTech-Pfizer, il primo ad essere stato autorizzato nell'Unione Europea il 21 dicembre 2020.