Ieri, 5 novembre, tra gli eurodeputati insieme alla presidenza del Consiglio europeo è stato raggiunto un accordo (ancora provvisorio) sulla legislazione che determina un meccanismo che renderebbe applicabile la sospensione dei pagamenti dal bilancio europeo a uno stato membro nel caso si trovasse di fronte alla violazione dello stato di diritto. La decisione della sospensione dovrà essere presa dal Consiglio a maggioranza qualificata su proposta della Commissione europea.
*lo stato di diritto*
Secondo l'Articolo 2 del Trattato dell'Unione Europea, lo stato di diritto è uno dei valori fondanti l’UE stessi: i governi dovrebbero ritenersi vincolati dalla legge, per non prendere decisioni arbitrarie e per far sì che loro cittadini abbiano la possibilità di contestarne l’operato di fronte ad un tribunale indipendente.
A seguito di una relazione del 7 ottobre, i deputati hanno richiesto che sia rafforzato lo stato di diritto in tutta l’Unione Europea, attraverso nuovi dispositivi e sanzioni efficaci per gli stati membri in caso di violazione.
*Gli attuali dispositivi comunitari per la protezione dello stato di diritto*
L’Unione europea ha a disposizione diversi strumenti al fine di salvaguardare lo stato di diritto. Il 30 settembre la Commissione europea ha pubblicato la prima relazione annuale sullo stato di diritto, che monitora gli sviluppi, negativi e positivi, dello Stato di diritto di ciascuno Stato Membro. La Commissione, inoltre, ha monitorato la situazione in Romania e Bulgaria, entrate a far parte dell’UE dal 2007.
Qualora la Commissione ritenesse che uno stato membro abbia violato il diritto europeo, può avviare una procedura d’infrazione , con conseguenti sanzioni finanziarie imposte dalla Corte di Giustizia Europea. Il Consiglio Europeo, inoltre, può formulare raccomandazioni o decidere all’unanimità di sanzionare uno stato membro, sospendendo ad esempio i diritti di appartenenza all’UE.