Oggi il Consiglio dell'Ue ha deciso di prolungare di un anno, ossia fino al 16 ottobre 2021, il regime che consente all'Unione europea di imporre misure restrittive a persone ed entità coinvolte nello sviluppo e nell'uso di armi chimiche.
Tale regime di sanzioni che è stato introdotto nel 2018 a seguito delle conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno 2018, aveva come obiettivo di contrastare la proliferazione e l'uso di armi chimiche che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza internazionale.
Avrebbe dovuto essere applicato fino al 16 ottobre 2020, ma, sulla base di una revisione annuale regolare, è stato deciso di prorogare le misure restrittive per un ulteriore anno.
Al momento attualmente si applicano misure restrittive a nove persone - cinque legate al regime siriano e quattro coinvolte nell'attacco di Salisbury utilizzando l'agente nervino tossico Novichok - e ad un'organizzazione, il Centro di studi scientifici e di ricerca (Ssrc), la principale entità per lo sviluppo del regime siriano di armi chimiche.
Le misure restrittive prevedono un divieto di viaggio verso l'Ue e un congelamento dei beni per le persone e un congelamento dei beni per le entità.