La globalizzazione è un vasto insieme di fenomeni connessi all’aumento dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo dovuto a strette interconnessioni tra paesi diversi. Come ogni fenomeno ha i suoi lati positivi ed i suoi lati negativi ma l’Europa per tutelare tutti i cittadini cerca di beneficiare degli effetti positivi e di ridurre al minimo quelli negativi per quanto possibile.
Quali sono i benefici che l’Europa sta sfruttando?
L’Europa grazie ai suoi scambi commerciali è riuscita a diventare il partner economico principale di 80 paesi nel mondo e uno dei maggiori attori del mercato internazionale, insieme agli Stati Uniti e alla Cina. Solo nel 2018, le esportazioni di beni e servizi dell'UE sono passate da circa 1.160 miliardi di euro nel 2000 a 2.900 miliardi nell’anno scorso.
La globalizzazione offre anche diverse opportunità di lavoro; nel 2017 le esportazioni hanno garantito un lavoro a oltre 36 milioni di persone e quindi ad un lavoratore europeo su sette ed in più, per ogni miliardo di euro generati dalle esportazioni, si creano in media 13.000 posti di lavoro all'interno dell'Unione europea.
Per quanto riguarda i consumatori, grazie alla globalizzazione possono beneficiare di una scelta più ampia visto che gli scambi aumentano anche i servizi ed i prodotti di cui si può usufruire.
Per quanto riguarda invece le lingue ed i viaggi, la globalizzazione ha fatto sì che la conoscenza si diffondesse di più e più rapidamente. Sempre più persone parlano lingue straniere e conoscono più paesi. Questo porta indirettamente a più possibilità di lavoro per tutti ed alla possibilità per i lavoratori di potersi muovere tra una frontiera e l’altra, trovare più occasioni, conoscere nuovi posti ed avanzare nella carriera o cogliere nuove opportunità di business.
La globalizzazione è riuscita a rendere possibile anche la diffusione di culture che prima non erano conosciute o di cui si conosceva talmente poco da dover usare pregiudizi per descriverle; creando più cultura e stradicando stereotipi inutili.