L’Europa venne istituita al fine di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra paesi vicini avvenute durante la seconda guerra mondiale. I primi stati fondatori che si unirono negli anni cinquanta sul piano economico e politico formando così la ‘’Comunità Europea’’ furono costituiti da Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e dai Paesi Bassi. Tra il 1958 e il 1995 entrarono a far parte dell’Ue altri 9 Paesi: Danimarca, Regno Unito e Irlanda nel 1973, la Grecia nel 1981, Portogallo e Spagna nel 1986, Austria, Finlandia e Svezia nel 1995. La Comunità europea da 6 era passata già a 15 e questo fu il principale motivo per cui nacque la moneta unica nel 1999. Sempre più stati decisero di entrare a far parte dell’Unione Europea e così nel 2012 l'Unione europea ricevette il premio Nobel per la pace ed infine nel 2013 la Croazia divenne il 28° e per adesso ultimo stato membro dell’UE.
Durante tutti questi cambiamenti ed eventi che caratterizzano l’Europa come la conosciamo noi oggi, nel 1985, venne promossa un’iniziativa culturale interessante a cui tutt’ora gli stati europei partecipano: un sussidio per l'organizzazione di eventi e manifestazioni culturali in una città del continente, al fine di incrementarne la visibilità internazionale diffondendo un senso di appartenenza comune.
Così nacque nel 1985 la prima Capitale Europea della Cultura che fu Atene, scelta sia per il patrimonio culturale lasciatoci che per il suo essere la città natale di Melina Merkouri, l’ideatrice dell’iniziativa. La scelta della città funzionava così: ogni anno veniva designata una sola città in seguito al riconoscimento di particolari meriti e questa città diveniva a seguito della vittoria sede di eventi svolti al fine di diffondere principi civili e tradizioni culturali tipiche della nazione; non a caso tutti gli stati ambivano alla possibilità di candidare la capitale.
Funzionò così fino al 1999, dall’anno seguente, le città sono diventate "Capitali", e le nazioni ospitanti vengono ruotate a turno (2 per ogni anno).
L' Italia riuscì fino ad ora ad ottenere 4 nominazioni con 4 sue città (Bologna, Firenze, Genova, Matera) denominate come capitali europee della Cultura; a pari merito con Belgio, Grecia, Spagna e Francia.
Quest’anno, nel 2019 le Capitali Europee della Cultura sono Plovdiv (Bulgaria) e Matera (Italia).
Scopriamo di più su queste meravigliose città:
Se Matera la conosciamo quasi tutti come ‘’la città dei sassi’’, Plovdiv è una città un po’ meno conosciuta. Plovdiv è la seconda città più grande della Bulgaria dopo Sofia, la capitale; la città ha avuto grande influenza romana, soprattutto sotto l’influenza del macedone Filippo II e dei romani e tutt’ora ne conserva le testimonianze (il Foro, lo Stadio e il Teatro romano, chiese bizantine e moschee). Dopo aver acquisito questo riconoscimento la città vuole sfruttare al meglio l’occasione di farsi scoprire organizzando diversi eventi che spaziano dal teatro alla danza, dall'arte contemporanea alla musica, e che si estendono su quattro piattaforme tematiche: Fuse, dedicata all'integrazione, Transform, per ripensare la funzione degli spazi abbandonati in città, Revive, che focalizza sul patrimonio storico di Plovdiv, e Relax, che pone l'attenzione sugli stili di vita più ecocompatibili e sostenibili.
Quest’estate Plovdiv sarà piena di concerti e spettacoli teatrali open air, balletti, opere e divertimento per i bambini e tante altre cose, ma Matera non sarà da meno. Matera ospiterà 5 mostre internazionali ed ospiterà anche 8000 artisti di vari settori e continuerà a programmare eventi per tutto l’anno. Matera avrà principalmente 5 temi: Riflessioni e Connessioni, Futuro remoto, Radici e Percorsi, Utopie e Distopie, Continuità e Rotture.
Questi eventi sono utilissimi per far conoscere la propria città a tutti i turisti interessati alla cultura e ad enfatizzare ogni paese e città che fa parte dell’Unione Europea; in quanto luoghi con culture e usanze simili ma diverse. Eventi che vogliono ricordarci quanto sia importante godersi ogni città e/o paese apprezzandone le usanze e le peculiarità, notando le somiglianze con le altre città per sottolineare quanto siamo effettivamente tutti legati, ma anche sottolineando le differenze che rendono ogni paese e città unici e preziosi.