Russia, una terra affascinante e per certi versi ancora misteriosa, talmente vasta da ricoprire ben otto fusi orari, piena di storia e in continua evoluzione, è da sempre una meta ambita per milioni di viaggiatori curiosi di scoprire di più su questo mondo che, per molto tempo, è rimasto impenetrabile agli occhi dei non-russi.
Terra di miti, di zar e di rivoluzione, la Russia è stata la culla di alcuni dei più grandi scrittori della storia, da Dostevskij a Gogol’ a Tolstoj, che hanno reso questa terra ancora più affascinante e immortale.
Da sempre, però, la Russia è un Paese difficile da raggiungere dal punto di vista burocratico per via dei numerosi passaggi necessari per ottenere il visto e, per chi ancora non ne fosse in possesso, il passaporto – documenti obbligatori per poter entrare nella Federazione Russa anche solo per viaggi di breve durata.
Dal 2021, però, le procedure per entrare in Russia saranno lievemente alleggerite: secondo quanto scrive il quotidiano Kommersant, infatti, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il provvedimento che dal 1° gennaio 2021 renderà possibile a cittadini stranieri di ottenere online il visto d’ingresso nella Federazione Russa. Anche se l’agevolazione è prevista soltanto per soggiorni brevi, di non più di 16 giorni, e per un solo ingresso si tratta ad ogni modo di un passo avanti che non potrà che incoraggiare le visite turistiche.
A seguito dei Mondiali di calcio, la Russia ha dimostrato come non siano solo Mosca e San Pietroburgo le città per cui valga la pena intraprendere un viaggio nella Federazione Russa, ma che il Paese sia molto di ricco di luoghi e città meritevoli tanto quanto le due metropoli più famose.
In un’intervista al Kommersant, la responsabile dell’Agenzia federale russa per il turismo Zarina Doguzova ha definito la novità «un vero passo avanti» e aggiunge che con l’introduzione dei visti elettronici la Russia «diventerà lo Stato con il regime di visti più liberale tra i Paesi sviluppati. E la pratica internazionale dimostra che la liberalizzazione del regime dei visti può aumentare l’afflusso di turisti in media del 20-40%».
I visti elettronici saranno disponibili per tutte le altre categorie di viaggio, per motivi di lavoro o umanitari, o per visite presso ospiti, e la lista dei Paesi a cui sarà data questa possibilità dovrebbe comprendere la Cina, la Corea del Sud, il Giappone, i Paesi dell’Unione Europea e gli altri Paesi europei che non fanno parte dell’area Schengen. Per il momento, tuttavia, non sembra previsto il coinvolgimento di Canada e Stati Uniti, né di Gran Bretagna.