ERASMUS+ UN SUCCESSO PER STUDENTI E UNIVERSITÀ

- Consapevolezza sulle proprie vocazioni e scelte professionali

- Maggior appartenenza all’Europa

- Aumento della trasformazione digitale e dell’inclusione sociale

Questi tre fattori sono i risultati dimostrati da due studi indipendenti su larga scala condotta per analizzare gli effetti del Programma Erasmus+.

Con un nome che, ormai, non ha più bisogno di presentazione, il Programma Erasmus+ offre da 30 anni la possibilità di un’esperienza formativa e lavorativa all’estero a studenti e non solo.

Da questi due studi – uno sugli effetti di Erasmus+ sull'istruzione superiore e l’altro sugli effetti dei partenariati strategici per l'istruzione superiore e delle alleanze della conoscenza – è risultato come il Programma Erasmus+ sia un successo per gli studenti che decidono di intraprenderlo e per le Università che vi aderiscono.

Per quanto riguarda gli studenti e i tirocinanti che partono e prendono parte a questa esperienza, gli studi rivelano che il Programma aumenta nella vita personale e professionale, non soltanto dal punto di vista di realizzazione: i ragazzi che tornano dal Programma Erasmus+, infatti, risultano più consapevoli della propria vocazione, delle proprie passioni, e più sicuri sulla scelta di carriera che vogliono intraprendere.

Questo accade per un motivo molto semplice, ma allo stesso tempo fondamentale: il contatto con diverse culture e l’abbandono della propria comfort zone.

Stando a stretto contatto con un Paese diverso, la propria visione del mondo cambia inevitabilmente: si conoscono realtà completamente diverse dalla propria e si inizia a credere di più alla possibilità di realizzazione dei propri sogni in ambito lavorativo – se nel proprio Paese, per esempio, vi è una scarsa possibilità di intraprendere una carriera lavorativa in un determinato ambito di interesse, in un altro Paese probabilmente quella possibilità non è così proibitiva, e questa consapevolezza aumenta la voglia e il desiderio dello studente di impegnarsi e credere davvero nelle proprie capacità.

Dal punto di vista delle Istituzioni che partecipano al Programma, è evidente come l’Erasmus renda più innovative le università: grazie ai progetti di cooperazione, infatti, la maggior parte delle università partecipanti si trova più preparata alla trasformazione digitale. Il ricorso alle nuove tecnologie e a metodi di insegnamento e apprendimento innovativi contribuisce a rafforzare la cooperazione internazionale tra le università e la loro capacità di innovazione.

Di seguito, riportiamo alcuni dati di questi due studi:

Erasmus + negli ultimi 30 anni ha dato a 9 milioni di persone la possibilità̀ di studiare, formarsi, fare volontariato o acquisire esperienza professionale all'estero.

Solo nel periodo 2014 e il 2018 più di 2 milioni di persone tra studenti e personale dell'istruzione superiore hanno intrapreso un periodo di apprendimento, formazione o insegnamento all'estero e sono stati finanziati quasi 1 000 partenariati strategici.

Più del 40% di questi partenariati e alleanze ha formato studenti e personale accademico conferendo loro competenze orientate al futuro in ambito di cambiamenti climatici e ambiente, energia e risorse, digitale (competenze digitali e tecnologie dell'informazione e della comunicazione) e imprenditorialità.

Erasmus+ aiuta gli studenti a individuare la carriera che desiderano e a trovare lavoro più rapidamente

L'80% degli studenti Erasmus+ ha trovato impiego entro 3 mesi dalla laurea e il 72% dichiara di avere ottenuto il primo impiego anche grazie all'esperienza all'estero. Nove ex studenti Erasmus+ su dieci dichiarano di utilizzare nel lavoro quotidiano le competenze e le esperienze acquisite all'estero.

Più del 90% degli studenti Erasmus+ migliora anche la capacità di lavorare e collaborare con persone di culture diverse e sente di avere un'identità europea.

 Oltre l'80% degli accademici riferisce che l'esperienza all'estero ha portato allo sviluppo di programmi di studio più innovativi. Due università partecipanti su tre hanno inoltre dichiarato che i progetti a livello di UE contribuiscono anche a rafforzare l'inclusione sociale e la non discriminazione nell'istruzione superiore.

Tali evidenze confermano l’ impatto più che positivo del programma sui suoi beneficiari  e suffragano ulteriormente  la strategicità  della proposta della Commissione europea di raddoppiare gli stanziamenti per il programma (budget 30 mld di €) nel prossimo periodo di programmazione, 2021-2027.