Tra gli obiettivi della missione di una delegazione di esperti della Direzione generale ‘Politica regionale e urbana’ della Commissione europea, ci sono la verifica dei progressi nei lavori di ricostruzione post-terremoto finanziati dal Fondo di solidarietà europeo e una particolare assistenza per risolvere eventuali problemi riscontrati nel suo utilizzo. Dopo le scosse di terremoto che hanno colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria fra il 2016 e il 2017, l’Ue ha stanziato 1,2 miliardi di euro provenienti dal Fondo di solidarietà, la cifra più alta mai concessa per una singola emergenza. Risorse che vengono usate per supportare le operazioni di ricostruzione, coprire i costi dei servizi di emergenza, gli alloggi temporanei degli sfollati, la rimozione delle macerie ma anche la protezione dei siti culturali.
"L'Ue è stata al fianco dell'Italia fin dall'inizio come chiaro segnale di solidarietà europea verso le regioni colpite dal sisma", sottolinea in una nota la commissaria Ue alla Politica regionale, Corina Cretu. "Questa missione fa parte dell'eccellente cooperazione con le autorità italiane e contribuirà al successo della piena ricostruzione e rigenerazione dei servizi essenziali e delle attività economiche, a beneficio della popolazione". Su mandato della commissaria Cretu, oggi e domani i funzionari incontreranno rappresentanti della protezione civile, autorità regionali e locali, e vari soggetti impegnati nella ricostruzione.