A far fronte comune in Europa a tutela delle aziende italiane attive nel settore della difesa ma controllate da proprietari non europei, sono i presidenti delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia e Lazio.
Il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, e gli eurodeputati italiani membri della commissione Industria, che mercoledì prossimo voteranno la bozza di risoluzione sulla creazione del Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (Edidp), hanno ricevuto una lettera da Sergio Chiamparino, Giovanni Toti e Nicola Zingaretti.
Al Pe, i governatori chiedono di confermare 'il compromesso raggiunto in Consiglio' a dicembre 'consentendo alle aziende del settore difesa controllate da proprietari non europei, a determinate condizioni, di poter partecipare al programma' che vale 500 milioni di euro.
'Inevitabili ripercussioni in termini di mancato sviluppo tecnologico, perdita di competitività e mercato, impattando molto negativamente sui livelli occupazionali' ci sarebbero in caso contrario, scrivono i presidenti.
Chiamparino, Toti, Maroni e Zingaretti sottolineano che le aziende del settore della difesa controllate da proprietari non europei in Italia 'impiegano direttamente oltre 8.200 addetti, 18,6% del totale'.
Sono ad esempio tali aziende: Avio Aero (gruppo GE), che ha 4.200 dipendenti in Italia, o Piaggio Aerospace (dell'azionista Mubadala Investment Company), che nel nostro Paese impiega circa 1.300 persone.