Dal 1987 è uno dei programmi più famosi dell'Unione Europea che, per il settennio 2014-2020, ha stanziato oltre 14 miliardi di euro.
A trent'anni dalla nascita, l'Erasmus continua a spostare ogni anno centinaia di migliaia di ragazzi e adulti in tutta Europa e a macinare nuovi record. Nel 2015, sono state 678.000 le persone che hanno partecipato al programma per studiare, lavorare e fare volontariato all'estero. Con l'Italia tra i Paesi più coinvolti: fin dall'inizio dal nostro Paese sono partiti per l'estero 843mila studenti
'L'Erasmus è una palestra di cittadinanza europea praticata', ha dichiarato l'eurodeputata Silvia Costa, fino a qualche giorno fa presidente della Commissione cultura del Parlamento europeo. 'Il modo migliore per celebrare i trent'anni del programma', ha continuato, 'è rendere le generazioni Erasmus protagoniste nella grande missione di costruire anticorpi etici e culturali contro l'egoismo, i muri e le divisioni che stanno attraversando il nostro Continente'.
L'Italia ha aderito al programma fin da subito e oggi è uno dei Paesi che generano più movimento.
Nel 2015 sono stati oltre 31 mila gli studenti universitari che sono andati all'estero, circa 21.500 quelli accolti dagli atenei italiani. In testa alla classifica delle università ci sono Bologna, Roma La Sapienza e il Politecnico di Milano. Ma i numeri si allargano sempre di più, anche perché negli anni il programma si è evoluto, trasformandosi in Erasmus+. L'Erasmus+ può essere definito la versione 2.0 del vecchio Llp e dello stesso programma Erasmus, dal momento che ne allarga il settore e quindi il numero dei partecipanti aggiungendo agli universitari anche gli studenti delle scuole superiori e i membri dei settori della formazione, del volontariato, del lavoro e dello sport. Fra i suoi obiettivi, oltre quello della crescita, dell'occupazione, dell'equità e dell'inclusione sociale, ci sono anche la lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile; la promozione dei valori europei comuni; e lo sviluppo della dimensione europea dello sport.
Erasmus rappresenta quindi motivo di vanto dell'Unione Europea, che lo celebra nell'anno dei festeggiamenti per i sessant'anni dei Trattati di Roma con i quali, nel 1957, si istituì la Comunità Economica Europea e, di fatto, si scrisse il primo vero capitolo della storia comunitaria.