L'utilizzo del biometano consente di ridurre del 97% le emissioni di CO2 e gas serra senza ridurre la produzione di alimenti. In Piemonte i 130 impianti a biogas agricolo si traducono in un risparmio di 234000 tonnellate all'anno di CO2.
Questo quadro positivo emerge dal convegno 'Cibo- Energia: facciamo sinergia', organizzato dalla Fiper (Federazione italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili) a Pollenzo, in provincia di Cuneo. Gli impianti italiani sono 1.500, distribuiti soprattutto nel Centro-Nord. L'utilizzo di biometano nei trasporti e per produrre elettricità consente di ridurre del 97% le emissioni di CO2 e gas serra.
Il biometano concorre alla riduzione delle emissioni di gas serra per il 97% se confrontato con altri carburanti: produce 5 grammi di CO2 equivalenti per chilometro, rispetto ai 95 grammi del biodiesel e ai 164 della benzina. Secondo Fiper i 53 impianti a biogas entrati in esercizio in Italia nel 2002-2003 potrebbero già dal 2017 attivare investimenti per circa 50-55 milioni di euro.
Energia dai rifiuti agricoli - Superiori all'Italia in termini produttivi ci sono solo Germania e Cina. Secondo gli esperti, il biogas made in Italy vale oltre due miliardi metri cubi annui di gas naturale equivalente, mille MWh di potenza installata e 8mila GWh di energia elettrica prodotta in un anno.