Scritto da Elena Pozzetti
Servizio Civile
Nella mattinata del 14 marzo 2017 si è svolto presso la Cripta di S. Andrea - Sala Conferenze dell'Università del Piemonte Orientale – l'Infoday dal titolo 'Uomini e acque: nuovi orizzonti per l'Europa', organizzato dall'ufficio Europe Direct Vercelli in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Territoriale, l'Università del Piemonte Orientale, Associazione d'Irrigazione Ovest Sesia ed ARPA Piemonte Dipartimento di Vercelli.
L'evento rappresenta il momento conclusivo di un percorso sul tema ambientale, in particolare sulla risorsa acqua, la sua tutela ed il suo riuso, che ha avuto come obiettivo far conoscere ai giovani l'importanza della sostenibilità ambientale e del riutilizzo delle risorse.
La giornata è cominciata con i saluti da parte dell'Assessore al Turismo e Sviluppo del Comune di Vercelli, Graziella Ranghino che ha sottolineato come la città di Vercelli creda molto nel progetto promosso dall'Unione Europea e quanto sia importante la sensibilizzazione sul tema della tutela dell'acqua per tutti noi.
La responsabile del Centro Informativo Europe Direct Alessandra Bellardone ha dato inizio al convegno con la presentazione della rete Europe Direct e ha introdotto i lavori dei ragazzi.
Gli alunni dell'Istituto tecnico Agrario di Vercelli hanno organizzato una manifestazione artistica con lo scopo di rappresentare il paesaggio naturale che circonda i nostri territori.
Successivamente gli alunni dell'Istituto 'I.P.S.E.O.A. 'Sergio Ronco' di Trino hanno mostrato, mediante la proiezione di slide, una presentazione sulla risorsa idrica concentrandosi sull'impronta idrica, ovvero la quantità di acqua 'nascosta' nei nostri consumi, in particolare negli alimenti. Hanno mostrato di seguito una presentazione sulle modalità ed i vantaggi del recupero ed il riuso della risorsa.
Sono intervenuti poi gli alunni del Liceo Economico-sociale che hanno mostrato le conseguenze dell'inquinamento dell'acqua sulla natura e sugli animali, e gli alunni del Liceo Classico con la loro presentazione 'Vivendo l'acqua, dal passato al futuro'. E' stato mostrato come l'uomo ha migliorato le proprie condizioni di vita nel tempo e le numerose innovazioni dal punto di vista idrologico con esempi concreti di aziende europee che hanno fatto della salvaguardia dell'acqua la loro mission.
Successivamente gli alunni del Liceo Scientifico A. Avogadro di Vercelli hanno proiettato il loro video 'A spasso con Leonardo'.
Intorno alle ore 11.00 sono intervenuti i relatori esperti dell'Università del Piemonte Orientale che hanno approfondito le tematiche trattate sotto tre aspetti: storico, sociologico ed europeo.
Il primo intervento è stato del Professor Gian Luigi Bulsei, docente di sociologia applicata, con la sua presentazione 'Una tripla A: Acqua, Ambiente, Agricoltura', nella quale ha sottolineato l'importanza di non sprecare le risorse, di informarsi, conoscere, partecipare, di fare la propria parte e di chiedere alle istituzioni di fare la loro. Il degrado ambientale è 'normalmente' dovuto alle azioni dell'uomo ed è fondamentale non 'far finta di niente' e rendersi protagonisti attivi nella tutela dell'ambiente.
Ha poi preso la parola la Professoressa Raffaella Afferni, docente di geografia politica ed economica che ha presentato 'Acqua e territorio', focalizzando l'attenzione sulla questione dell'accesso all'acqua. Attualmente, un numero elevato di Costituzioni locali ancora non ne prevede il diritto. L'acqua è, tuttavia, un argomento recente dell'agenda internazionale. Si tratta di una sfida importante per le organizzazioni internazionali e gli Stati che cercano di mettere a punto un quadro di riferimento per far fronte all'attuale crisi di accesso all'acqua.
Infine è intervenuto il Professor Angelo Torre, insegnante di laboratorio di storia locale che, con 'Prima del riso. Il paesaggio esotico della pianura vercellese', ha mostrato con il supporto di illustrazioni grafiche la storia del paesaggio vercellese, descrivendo in particolare la baraggia, territorio del Piemonte destinato a riserva naturale regionale e sottoposto a vincoli di tutela caratterizzato da brughiere e da vere e proprie 'savane' di graminacee spontanee, intramezzate da roveri e pochi alberi.