RECOVERY PLAN DELL’ITALIA PROMOSSO A PIENI VOTI, IN ARRIVO I PRIMI 25 MILIARDI

E' stato finalmente approvato dalla Commissione europea, con il massimo dei voti, il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentato dal premier Mario Draghi. Al Paese affluiranno gradualmente 191,5 miliardi fino al 2026 che daranno la possibilità al governo di compiere importanti riforme e grandi investimenti.

 

La presidente Von Der Leyen sarà presente oggi a Roma, più precisamente a Cinecittà, per portare la buona notizia e congratularsi con il primo ministro.

La Commissione va fiera del Pnrr presentato dall’Italia, tanto da averlo promosso con tutte A (in 10 su 11 capitoli esaminati) tranne nella sezione Costi che però ha ottenuto una B come la maggior parte dei Pnrr approvati fino ad oggi dalla commissione, ciò può essere sintomo della stretta regolamentazione imposta dall’UE in questo campo. 

L’UE afferma anche che il Pnrr ideato: «rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale» e «contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni specificate».

Le valutazioni più elogiate sono quelle dei capitoli riguardanti: crescita e creazione di posti di lavoro, la resilienza economica, sociale ed istituzionale. Anche le misure italiane riguardanti il tema della transizione al verde sono state elogiate perché in piena regola con il “Green Deal” europeo tanto che il 37% dei fondi sarà destinato a questo campo e a misure per la transizione climatica. Il 25% dei fondi sarà però destinato all'importante programma di digitalizzazione.

Sono già anche stati assicurati circa 25 miliardi di euro all’Italia, che dovrebbero arrivare entro luglio. 

A detta della commissione il piano avrà un effetto di rinnovamento ed un impatto «duraturo» sullo stato, che saranno poi seguiti da un «efficace monitoraggio» dello svolgimento del piano.

Questo proprio perché con l’ok della Commissione comincia la sfida all’attuazione del piano e vuol dire che il governo dovrà già da oggi pensare a delle scadenze. 

Entro la fine del 2021 infatti partiranno più di un terzo delle iniziative del programma, con una spesa di circa 13,8 miliardi, molti dei quali verranno impegnati per la transizione al digitale, ma anche per l’avvio di cantieri per rilanciare il territorio, come ad esempio il rinnovamento di Cinecittà.