La Commissione ha approvato il 2 dicembre i piani strategici della politica agricola comune di Cipro e Italia, rispettivamente del valore di 373 milioni di € e di 26,61 miliardi di €. Del bilancio totale dell'UE di questi due paesi, 7,4 miliardi di € saranno destinati a obiettivi ambientali e climatici e ai regimi ecologici e quasi 680 milioni di € ai giovani agricoltori.
Il piano cipriota mira a favorire la resilienza e la competitività del settore agricolo. Circa 155 milioni di € saranno destinati al sostegno del reddito degli agricoltori. Per favorire la produzione di formaggio halloumi, principale esportazione agricola cipriota e denominazione di origine protetta registrata, il piano del paese sosterrà in particolare il settore dell'allevamento di ovini e caprini.
In termini di azione ambientale e climatica, la gestione delle risorse idriche e la conservazione del suolo sono state individuate come le principali sfide da affrontare. I fondi per lo sviluppo rurale sosterranno anche le imprese locali che, insieme ad altri progetti, dovrebbero generare oltre 900 posti di lavoro.
L'Italia è uno dei maggiori produttori agricoli e trasformatori alimentari dell'UE, con un settore agricolo molto diversificato. Il piano dell'Italia introdurrà un importo massimo per ettaro in relazione al sostegno di base al reddito per gli agricoltori. Le piccole e medie imprese riceveranno un pagamento ridistributivo per ottenere un sostegno finanziario più equo. Circa 800 000 agricoltori riceveranno anche finanziamenti specifici (da una dotazione complessiva di quasi 3 miliardi di €) per aderire a strumenti di gestione del rischio, in modo da far fronte più efficacemente al crescente impatto degli eventi climatici avversi.
Nell'ambito degli impegni ambientali, il piano dell'Italia mira ad aumentare la superficie destinata all’agricoltura biologica al 25% dei terreni agricoli. L'Italia sarà anche tra i primi paesi dell'UE ad attuare la nuova condizionalità sociale della politica agricola comune per garantire la sicurezza sul lavoro e combattere lo sfruttamento di manodopera. Infine, 1,1 miliardi di € saranno destinati ad aiutare i giovani agricoltori ad avviare e stabilire la propria attività.
La nuova politica agricola comune, che prenderà il via il 1º gennaio 2023, è progettata per plasmare la transizione a un settore agricolo europeo sostenibile, resiliente e moderno. Per il periodo 2023-2027 beneficerà di 270 miliardi di € di finanziamenti. Maggiori informazioni sono disponibili nei documenti "In sintesi"e nell'articolo online.