
È stato approvato dal Parlamento europeo un nuovo progetto di legge che stabilisce degli standard minimi a livello UE per l’allevamento, l’alloggio e la gestione di cani e gatti.
Nel testo viene richiesto che, tutti i cani e i gatti in Europa vengano identificati tramite microchip e che venga vietato tenerli e venderli in negozi di animali. Inoltre viene richiesto che, cani e gatti dotati di microchip siano registrati in banche dati nazionali.
Cani e gatti importati a scopo di vendita dovrebbero essere dotati di microchip prima dell’ingresso in UE e poi registrati su banche dati nazionali; per chi invece è proprietario e sta entrando in UE, dovrà preregistrare il proprio animale in una banca dati online almeno cinque giorni lavorativi prima dell’arrivo.
Allevamenti tra parenti (es tra genitori e figli) deve essere vietato; inoltre si chiede un divieto di allevamento di cani o gatti con tratti conformazionali eccessivi per tutelarne il benessere, dunque non si potranno utilizzare questi animali per mostre, esposizioni o competizioni. Si dovrebbe vietare di legare gli animali, salvo per cure mediche, e l’uso di collari a punte o a strozzo.
Veronika Vrecionovà, relatrice e presidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato che si tratta di un grosso passo avanti contro l’allevamento e l’importazione illegale di animali. L’obbiettivo comune è quello di tutelare il benessere degli amici a quattro zampe.
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