Storie o storia della musica?
Sei un cittadino europeo che ama la musica?
Allora resta qui!
Oggi noi di Europe Direct parleremo della storia della musica occidentale, dal canto gregoriano alla nascita dell’impressionismo.
La storia musicale europea si esprime in un sinfonico intreccio di una storia comune, che ci fa comprendere come tutti i cittadini europei siano profondamente legati. Fatti e nomi non esistono isolatamente ma acquistano senso all’interno di un percorso comune, vario, complesso e soprattutto stimolante.
Siete pronti? Partiamo!
La nascita dell’opera a Venezia
Iniziamo dall’antico ‘600, in particolare parliamo del 1636, anno in cui è avvenuto qualcosa di straordinario per la musica e nello specifico dell’opera Veneziana: l’importante famiglia Tron ottiene il permesso dal consiglio dei dieci di fare ricostruire il Teatro S. Cassian (bruciato in un incendio) con il permesso di destinarlo non più alle commedie bensì al teatro musicale. Il successo riscontrato fu enorme, tant’è che iniziarono costruzioni di diversi teatri e Venezia diventò per eccellenza la città dell’opera. Come non citare Giuseppe Verdi? Questo grandissimo operista, scrisse ben cinque opere commissionate dal teatro della Fenice sollevando un forte entusiasmo e grande successo.
Porgiamo un ulteriore sguardo indietro e parliamo del fenomeno dell’orchestra, quel fantastico insieme di strumenti musicali che collaborano insieme per produrre quella che noi chiamiamo musica!
Lo sapevate che già a partire dall’antichità greca e romana la parola orchestra era già presente?
Ebbene sì, e definiva lo spazio tra la scena e le gradinate, nel quale si potevano svolgere danze e in cui prendeva posto anche il coro, nel Medioevo e nel Rinascimento, invece, non vi erano particolari indicazioni o regole per far suonare insieme più strumenti: la musica vocale rimane considerata sempre più importante degli strumenti musicali che si limitavano all’accompagnamento.
Solo a partire dalla seconda metà del 17° secolo, si sviluppò una musica strumentale autonoma! Prevalgono gli strumenti ad arco che diventeranno poi la base di ogni orchestra, ma l’organizzazione definitiva avviene dalla metà del 18° secolo: al gruppo fisso degli archi si aggiunsero gli strumenti a fiato.
I compositori che diedero maggior impulso alla musica orchestrale classica, furono i grandi F.J. Haydn, W.A. Mozart, C.W. Gluck e, in seguito, L. van Beethoven.
Arriviamo poi alla musica del 20° secolo! particolarmente ricca di stili e di tendenze diverse: anche l’orchestra si è adeguata alla sperimentazione dei compositori, accogliendo nuovi strumenti, nuovi modi di scrittura e una maggiore varietà nella scelta di arditi accostamenti timbrici. Vi è stato un notevole incremento delle percussioni e, dopo gli anni 1950, un sempre più massiccio uso degli strumenti elettronici come la chitarra e basso elettrico, tastiere, suoni registrati su nastro magnetico od ottenuti con l’ausilio del computer.
Il dibattito sulla musica nel secolo dei Lumi in Francia
Durate il secolo dei Lumi in Francia avviene un importante dibattito sulla musica, che riteniamo valga la pena ricordare! Ad esempio, sapevate che lo studio dei problemi acustici collegati alla musica, era stato uno degli argomenti prediletti dalla filosofia naturale del Seicento? Proprio così! Durante questo periodo fecondo, gli scienziati avevano affrontato numerosi problemi riguardanti il suono musicale, fra cui le questioni relative alla sua natura e propagazione, al comportamento di una corda vibrante e dell'aria nei tubi sonori, alla velocità e all'amplificazione del suono, alla natura della consonanza musicale e al fenomeno dei suoni armonici. In particolare la corda vibrante fu l’argomento al centro del più acceso dibattito di quel periodo: la cosiddetta 'controversia della corda vibrante', che avrebbe coinvolto personaggi illustri come d'Alembert, Euler, Daniel Bernoulli, Lagrange e Giordano Riccati.
Un altro tema assolutamente interessante della ricerca scientifica del XVIII sec. era la relazione fra lo spettro dei colori e la scala diatonica. Newton aveva già osservato in precedenza, nei suoi studi sull'ottica questa corrispondenza stimolante che fu energicamente portata avanti da personaggi quali Nicolas Malebranche (1638-1715) e Mairan, per non citare gli innumerevoli scrittori e poeti che furono ispirati da questa analogia sinestetica, come Voltaire, Alexander Pope e Goethe.
Ecco perché diciamo che la musica dà colore alle nostre giornate!
Musica e danza sono intimamente legati tanto da considerare il Balletto come forma musicale, una forma compositiva concreta, che spesso ha avuto tanto valore quanto la danza che ne è seguita. Questa particolare forma della danza, è nata in Francia durante il XVII secolo, iniziò come una danza teatrale. Ecco come Musica e movimenti del corpo si incontrano per raccontare una storia, e questo non avviene solo nell’Ottocento, il balletto è un'arte in continua evoluzione, che sa interpretare lo spirito del nostro tempo!
la Grand Opéra e l’operetta
insieme al fenomeno del balletto nel panorama francese, si sviluppano anche la Grand Opéra e l’operetta, entrambe includono infatti l’intreccio tra musica e balletto, la differenza sta nel fatto che la Grand Opéra è un opera seria, caratterizzata dalla grandiosità della messa in scena e dai virtuosismi dei cantanti, l’operetta è in contrapposizione all’opera seria, viene infatti chiamata opera buffa, caratterizzata da leggerezza, in particolare i caratteri dell'operetta francese si manifestano nel senso della parodia e della satira più senza escludere il sentimentale. Accanto all’operetta francese ricordiamo anche la fioritura di quella viennese, per la maggiore importanza conferita all'elemento sentimentale a discapito di quello parodistico, affidato qui per lo più a un solo personaggio che acquista via via sempre maggiore evidenza, ed è su questa base che si forma l’operetta italiana!
Eccoci al termine della nostra immersione nella musica!
Sperando di averti trasmesso un grande sentimento europeo, per gli amanti della musica consigliamo la lettura dell’Enciclopedia della musica. IV. Storia della musica europea: questa enciclopedia consiste in una originale investigazione storica delle opere musicali della tradizione occidentale: forme simboliche complesse sono considerate non solo come note in partitura, ma anche come veri e propri prodotti di strategie compositive e come punto di partenza per attuare analisi percettive e interpretative: tratta non della storia, ma delle storie della musica.
E di visitare il sito web Europeana il quale permette di esplorare registrazioni, partiture, strumenti e collezioni musicali negli archivi audiovisivi, le biblioteche e i musei d’Europa.