Dal 2009, nella data del 23 agosto si celebra la Giornata europea della memoria delle vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari
Con il Patto Molotov-Ribbentrop del 23 agosto 1939, la Germania nazista e l'Unione Sovietica 23 agosto 1939, la Germania nazista e l'Unione Sovietica avevano diviso l'Europa in sfere di interesse. Quell'accordo, con i suoi protocolli segreti, precedeva l'attacco tedesco alla Polonia del 1° settembre 1939 e l'occupazione sovietica della Polonia orientale nonché l'occupazione sovietica e la successiva annessione degli Stati baltici nel giugno 1940.
Le questioni relative alla memoria storica del regime della Germania nazista, del collaborazionismo fascista e dei crimini perpetrati sono diventate sempre più transnazionali nell'Europa occidentale e meridionale durante il tardo periodo della guerra fredda.
Negli anni '80, con un dibattito sulla comparabilità dei regimi totalitari e sulla singolarità dell'Olocausto, o Shoah, i processi contro gli autori sopravvissuti proliferarono in Germania e altrove.
All'inizio del secolo, i leader dell'Europa occidentale hanno propagandato sempre più un approccio comune al ricordo dell'Olocausto.
I rappresentanti di 46 Paesi si sono riuniti a Stoccolma nel gennaio 2000 per il Forum internazionale sull'Olocausto, per discutere le questioni relative all'educazione, al ricordo e alla ricerca sull'Olocausto e, in quell'occasione, dichiararono il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il Giorno della Memoria, sottolineando che il suo "carattere senza precedenti... avrà sempre un significato universale".
I leader dei nuovi e futuri Stati membri dell'Unione europea nell'Europa centro-orientale e sud-orientale hanno spinto sempre più, a partire dagli anni Duemila, per un maggiore riconoscimento e inclusione nelle politiche di ricordo dei dei crimini dei regimi staliniani.
Nel 2006, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha approvato una risoluzione sulla necessità di condannare a livello internazionale i crimini dei regimi totalitari.
La dichiarazione scritta ha dato il via a un processo che ha portato il Parlamento europeo ad adottare la sua risoluzione su coscienza europea e totalitarismo il 2 aprile 2009, che ha formalmente proclamato il 23 agosto come la Giornata europea della memoria. Il corpo principale del testo è incentrato sulle "vittime dei regimi totalitari e antidemocratici e rende omaggio a coloro che hanno combattuto contro la tirannia e l'oppressione". Esprime la necessità di "mantenere viva la memoria del passato, perché non ci può essere riconciliazione senza verità e memoria".