La situazione cui stiamo assistendo nel Mediterraneo evidenzia ancora una volta l'urgente necessità di una politica basata su un approccio unico e coeso in materia di migrazione e asilo.
La Commissione europea invita a procedere immediatamente allo sbarco, nel più vicino luogo sicuro, di tutte le persone soccorse che si trovano a bordo dell'Ocean Viking. La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria.
L'obbligo giuridico di salvare le persone in pericolo e di salvaguardare la vita umana in mare è chiaro e inequivocabile, indipendentemente dalle circostanze che portano le persone a trovarsi in una situazione di pericolo. La Commissione ricorda il principio di leale cooperazione e invita gli Stati membri a collaborare per garantire una risposta comune, assegnando la massima importanza al preminente principio di sacralità della vita umana.
Sulla base del meccanismo di solidarietà concordato, è disponibile un numero significativo di posti per la ricollocazione in altri Stati membri.
Il carattere specifico delle pratiche di ricerca e soccorso che si sono sviluppate nel Mediterraneo negli ultimi anni, e sono oggi sotto ai nostri occhi, richiede un quadro strutturale, affidabile e sostenibile, in linea con le competenze dell'UE e con le norme internazionali.
Nell'ambito del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, oltre a un solido meccanismo di solidarietà, la Commissione ha definito un percorso per una risposta comune in materia di ricerca e soccorso:poter disporre di un quadro adeguato e sostenibile per la gestione della migrazione a livello dell'UE, sotto forma del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, ci garantisce una soluzione strutturale a tali situazioni.
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