CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA

Il 10 marzo il presidente del PE Sassoli, il primo ministro Costa per il Consiglio e il presidente della Commissione von der Leyen hanno firmato la dichiarazione congiunta che mette in moto la Conferenza sul futuro dell'Europa.

Gli eventi legati alla Conferenza daranno alle persone di tutti i ceti sociali una voce per riflettere sulle sfide affrontate dall'UE, con i giovani che giocano un ruolo centrale nel processo.

La società civile e le parti interessate a livello nazionale, regionale e locale, il mondo accademico e le parti sociali saranno anch'essi strettamente coinvolti negli eventi.

Gli incontri fisici e i formati digitali per lo scambio di idee sul futuro dell'Europa con un approccio dal basso verso l'alto è incentrato sui cittadini.

I contributi degli eventi saranno raccolti per mezzo di una piattaforma digitale multilingue. Un meccanismo di feedback aiuterà ad alimentare le idee

“70 anni fa la dichiarazione Schuman gettò le fondamenta dell'Unione europea, avviando un progetto politico unico che ha portato pace e prosperità e migliorato la vita di tutti i cittadini europei.

È ora giunto il momento di riflettere sulla nostra Unione, sulle sfide che ci troviamo ad affrontare e sul futuro che vogliamo costruire insieme allo scopo di rafforzare la solidarietà europea.

Fin dalla sua creazione l'Unione europea ha affrontato molteplici sfide, ma la pandemia di COVID-19 ha messo alla prova il modello unico dell'Unione europea come mai prima d'ora. L'Europa può e deve trarre insegnamenti anche da queste crisi, coinvolgendo strettamente i cittadini e le comunità.

L'Unione europea deve dimostrare di essere in grado di rispondere alle preoccupazioni e alle ambizioni dei cittadini.

La politica europea deve fornire risposte inclusive ai compiti che la nostra generazione è chiamata a realizzare, ossia compiere la transizione verde e quella digitale, rafforzando nel contempo la resilienza dell'Europa, il suo contratto sociale e la competitività dell'industria europea.

Deve affrontare le disuguaglianze e garantire che l'economia dell'Unione europea sia equa, sostenibile, innovativa e competitiva, e che non lasci indietro nessuno.

Per affrontare le sfide geopolitiche nell'ambiente globale post COVID-19 occorre che l'Europa diventi più assertiva, assumendo un ruolo di primo piano a livello mondiale nel promuovere i suoi valori e le sue norme in un mondo sempre più instabile.

La conferenza sul futuro dell'Europa ha aperto un nuovo spazio di discussione con i cittadini per affrontare le sfide e le priorità dell'Europa.

I cittadini europei di ogni contesto sociale e ogni angolo dell'Unione potranno partecipare, e i giovani europei svolgeranno un ruolo centrale nel plasmare il futuro del progetto europeo.

La conferenza è un'iniziativa comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea, che agiscono in qualità di partner paritari insieme agli Stati membri dell'Unione europea.

In quanto firmatari della presente dichiarazione comune, ci impegniamo a collaborare durante tutta la conferenza e a destinare le risorse necessarie a tale iniziativa.

Ci impegniamo a lavorare nell'interesse dell'Europa, dei nostri cittadini e della democrazia europea, rafforzando il legame tra i cittadini europei e le istituzioni che sono al loro servizio. Nel quadro della conferenza e nel pieno rispetto dei principi enunciati nella presente dichiarazione comune, organizzeremo eventi in partenariato con la società civile e le parti interessate a livello europeo, nazionale, regionale e locale, con i parlamenti nazionali e regionali, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale, le parti sociali e il mondo accademico. La loro partecipazione garantirà che la conferenza non resti 2 circoscritta alle capitali europee e raggiunga ogni angolo dell'Unione. Gli eventi saranno organizzati sulla base di una serie di principi comuni concordati dalle strutture della conferenza”