L’accordo politico, tra il Parlamento europeo e il Consiglio, sui contorni dell’iniziativa dei Corpi europei di solidarietà è pronto a essere firmato: una sorta di Erasmus del volontariato, cioè la porta d'ingresso principale per i giovani intenzionati a svolgere questo tipo di attività in altri Paesi dell'Ue.
Fra il 2018 e il 2020 i Corpi di solidarietà potranno contare su un bilancio di 375,6 milioni di euro: il 10% dei quali saranno destinati ad attività di tirocinio e inserimento lavorativo; 76 milioni di euro (il 20% del budget) saranno soldi freschi, il restante 80% sarà invece, senza imporre “grandi tagli a Erasmus+, il risultato di una ridistribuzione fra i programmi esistenti.
I giovani volontari potranno partecipare sia a progetti di solidarietà come l'educazione, la protezione ambientale o l'integrazione dei migranti (già esistenti in campo), sia a nuove iniziative per far fronte a emergenze e catastrofi naturali.
Nel dicembre 2016 era già stato avviato un progetto pilota che aveva raccolto in pochi mesi l'adesione di decine di migliaia di giovani che erano intervenuti anche nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto. Via libera finali di Consiglio e Parlamento Ue: in autunno, ufficializzeranno la nascita dei corpi giovanili.